Una minore pressione fiscale non può dispiacere gli italiani, che da sempre pagano troppo dovendo versare all'erario anche per gli evasori. Ma criticare a prescindere chi tenta di fare una cosa giusta e sacrosanta, non è la chiave della soluzione ai problemi, anzi è un gioco pericoloso che dà credito al nuovo slogan del PD -"il partito delle meno tasse".
Piuttosto sarebbe molto meglio interrogare Renzi su dove prenderà i soldi, e poi sbugiadarlo sulla fuffa.
Il pericolo lo sappiamo bene, è quello di un'altra promessa non mantenuta. Perché Matteo ha bisogno di consenso più che mai, tanto nella penisola quanto nel resto d'Europa, e allora promette un mega-taglio delle tasse per un valore di quasi 50miliardi di euro (per far felici gli italiani) a patto delle riforme (per far contenta l'UE). Infatti, le riforme sono essenziali per poter chiedere all'Europa quella flessibilità sui conti necessaria per sforare qualche parametro e alimentare la crescita (economica) -ma funzionerà?
Ad ogni modo, l'unica e vera domanda resta una: ci dobbiamo credere?
No assolutamente.
Non dobbiamo avere atti di fede o dogmi verso questo governo, ma se critica ci deve essere, che sia sul merito e costruttiva. Non giochiamo al gioco del "no a prescindere" o degli attacchi personali, perchè quello è un film già visto con Berlusconi. Piuttosto, lasciamo parlare e promettere i nostri leader: sono perfettamente in grado di annientarsi da soli...
Piuttosto sarebbe molto meglio interrogare Renzi su dove prenderà i soldi, e poi sbugiadarlo sulla fuffa.
Il pericolo lo sappiamo bene, è quello di un'altra promessa non mantenuta. Perché Matteo ha bisogno di consenso più che mai, tanto nella penisola quanto nel resto d'Europa, e allora promette un mega-taglio delle tasse per un valore di quasi 50miliardi di euro (per far felici gli italiani) a patto delle riforme (per far contenta l'UE). Infatti, le riforme sono essenziali per poter chiedere all'Europa quella flessibilità sui conti necessaria per sforare qualche parametro e alimentare la crescita (economica) -ma funzionerà?
Ad ogni modo, l'unica e vera domanda resta una: ci dobbiamo credere?
No assolutamente.
Non dobbiamo avere atti di fede o dogmi verso questo governo, ma se critica ci deve essere, che sia sul merito e costruttiva. Non giochiamo al gioco del "no a prescindere" o degli attacchi personali, perchè quello è un film già visto con Berlusconi. Piuttosto, lasciamo parlare e promettere i nostri leader: sono perfettamente in grado di annientarsi da soli...
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