mercoledì 4 novembre 2015

Non chiamatele scie chimiche, ma Aerosol Atmosferici!

Parlare di scie chimiche è proibito se non si voglia essere tacciati di complottismo, mentre non lo è (forse) parlare di Aerosol Atmosferici, che detto fra noi fa anche chic.

Allora parliamo di questi A.A., come fanno appunto gli studiosi di clima di Harvard sulla rivista Atmospheric Chemestry and Physics.
I quali si mostrano contrari all'idea di irraggiare la volta con solfati (allo scopo di abbassare le temperature) per le complicazioni (imprecisate) che questi potrebbero portare, e sosterrebbero invece, l'impiego di nanoparticelle di diamanti sintetici, più costose, ma più efficaci (e affidabili?) del 50%, con il compito di rispedire parzialmente al mittente i raggi solari diminuendo così il fenomeno riscaldamento. Una soluzione più green diciamo.

Ad ogni modo ciò che conta è che le scie chimiche siano un fatto riconosciuto.

Il riscaldamento globale è un qualcosa sotto gli occhi di tutti e avanza inesorabilmente, vuoi per effetti naturali, vuoi per l'azione dell'uomo, e qualcosa va fatto.

Non trascurabile è stata proprio l'azione antropica, che dal secolo scorso ad oggi, con massicce iniezioni di anidride carbonica per mezzo di fossennata attività industriale (e non solo) incrementa quello che è l'effetto dei gas serra.

E l'aumentata temperatura del globo rappresenta quindi una minaccia  per tutte le specie viventi che lo popolano.
Facciamo in modo che non lo sia anche la soluzione del problema.

Cliccando su questo link troverai una lista di interessanti articoli della rivista Atmospehric Chemistry and Physics.



Gira in rete un fantomatico servizio della BBC a riguardo degli Atmospheric Aerosol, sarei grato a chiunque possa trovare e condividere la fonte ufficiale con me. Grazie per lo spirito di condivisione.

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