mercoledì 21 ottobre 2015

Pensionato Assassino (?)


Un pensionato, nel cuore della notte, con una pistola in mano, e un giovane ladro albanese di fronte la porta del proprio domicilio, con chissà quali intenzioni. 
L'uomo lo vede, forse si spaventa, ma non esita a sparare -ben quattro furti in quella zona negli ultimi tre mesi- e lo colpisce al petto, al cuore. 
Il ragazzo cade a terra in pochi secondi, il resto della banda giù nel cortile invece scappa. L'anziano chiama il pronto soccorso che non tarda ad arrivare, ma il giovane muore.

L'albanese aveva 22 anni. Nel 2012 era venuto per la prima volta in Italia, aveva numerosi precedenti penali; nel 2013 è stato espulso. Eppure era ancora qui nel paese... (ma avrà mai lasciato la frontiera?)

Adesso l'uomo 65enne è accusato di omicidio volontario. Il ché sembra strano, perché una legge pensata per tal fattispecie esiste già:
E' la legge 59 del 2006, la quale spiega la leggittimità ad usare una arma (detenuta secondo legge) per difendere la propria vita, quella dei cari, e il proprio domicilio.

Di certo la legge è discutibile, ma d'altronde se non si riesce a combattere la criminalità con le forze dell'ordine, la cultura e il senso civico, di sicuro va fatto qualcosa, non si può lasciare invariata la situazione (rammento i 4 furti in 3 mesi).

La legge può piacere o meno quindi, ma esiste e va rispettata. 
I mass media poi potranno anche aprire il solito dibattito ideologico con il circo che ne consegue, ma devono lasciare fuori dallo spettacolo l'uomo che ha sparato -il quale ha già la sua di condanna: la morte di una persona sulla coscienza- e dai magistrati mi aspetto null'altro che la corretta interpretazione della norma. Insomma, quello che succederebbe in un paese serio.

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