Marino si è dimesso. O per meglio dire, così ci pare di capire (ufficialmente presenterà le dimissioni lunedì).
Quando la macchina dei media si impegna nello gettare fango sul malcapitato di turno, quasi sempre riesce nel proprio intento, e affonda.
Non è che sia dalla parte del Sindaco (ancora per poco) in carica -che detto fra noi, se proprio avesse avuto intenzione di dimettersi l'avrebbe potuto fare tempo fa, visto che fra Casamonica, mafia capitale, e viaggi in America, di occasioni ce ne sono state tante!- ma è il sistema "media" in generale che non va bene: troppo condizionante sull'umore pubblico, che in realtà poggia le proprie scelte elettorali su delle non-informazioni (cose che non riguardano affatto l'amministrare).
E allora succede che il sindaco si dimette per degli scontrini, quando poi ci sono i peggior sindaci della storia prima di lui che hanno chiuso il mandato combinandone di ogni.
Quindi è ormai chiaro che ci saranno elezioni nel caos più caos di sempre, con tre schieramenti uno più impotente dell'altro:
- La sinistra fuori gioco (a meno che non faccia saltare dal cilindro un grande nome).
- La destra più disunita che mai. Frazionata dai personalismi e dagli affari personali, ma accomunata come sempre dalla voglia di gonfiare il portafoglio (quello loro).
- E un Movimento 5 Stelle con poco tempo per scegliere e far conoscere al popolo il candidato sindaco (anche se, proprio perché ignoto, forse più papabile alla vittoria).
Insomma, una capitale allo sbaraglio nel buio totale e un giubileo alle porte sotto la luce dei riflettori.
Molto bene.
Quando la macchina dei media si impegna nello gettare fango sul malcapitato di turno, quasi sempre riesce nel proprio intento, e affonda.
Non è che sia dalla parte del Sindaco (ancora per poco) in carica -che detto fra noi, se proprio avesse avuto intenzione di dimettersi l'avrebbe potuto fare tempo fa, visto che fra Casamonica, mafia capitale, e viaggi in America, di occasioni ce ne sono state tante!- ma è il sistema "media" in generale che non va bene: troppo condizionante sull'umore pubblico, che in realtà poggia le proprie scelte elettorali su delle non-informazioni (cose che non riguardano affatto l'amministrare).
E allora succede che il sindaco si dimette per degli scontrini, quando poi ci sono i peggior sindaci della storia prima di lui che hanno chiuso il mandato combinandone di ogni.
Quindi è ormai chiaro che ci saranno elezioni nel caos più caos di sempre, con tre schieramenti uno più impotente dell'altro:
- La sinistra fuori gioco (a meno che non faccia saltare dal cilindro un grande nome).
- La destra più disunita che mai. Frazionata dai personalismi e dagli affari personali, ma accomunata come sempre dalla voglia di gonfiare il portafoglio (quello loro).
- E un Movimento 5 Stelle con poco tempo per scegliere e far conoscere al popolo il candidato sindaco (anche se, proprio perché ignoto, forse più papabile alla vittoria).
Insomma, una capitale allo sbaraglio nel buio totale e un giubileo alle porte sotto la luce dei riflettori.
Molto bene.
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