Sei da solo su un pianeta inospitale e deserto, impossibilitato a comunicare con alcuno della tua stessa razza, la paura (o la coscienza) di non vedere mai più la Terra, lontano milioni di chilometri; e la consapevolezza che la morte pirma o poi giungerà a prenderti, o perché le razioni di cibo saranno terminate, o perché il pianeta ha un qualsiasi evento imprevedibile dei suoi in serbo. Cosa diavolo faresti?
Quello che farebbe Mark Whitney, astronauta creduto morto ma in realtà sopravvissuto (e abbandonato) sul pianeta rosso, è non gettare mai la spugna. E combattere fin l'ultimo secondo per posticipare, scongiurare la signora morte, e lo fa risolvendo tutti i problemi che a valanga gli si schiantano contro (letteralmente!).
Con la morte in faccia -come ci spiega il protagonista del film "The Martian"- o si accetta la fine o si combatte con tutte le proprie forze.
Ed è questo il suo messaggio. Lui non si è arreso.
Come non si è arresa l'intera umanità, che unita ha cooperato per provare a salvare la vita di quest'uomo. Unita per un fine comune.
Questo film è una dinamite di buone ragioni per credere all'infinita capacità umana, e credere ad un futuro migliore.
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Quello che farebbe Mark Whitney, astronauta creduto morto ma in realtà sopravvissuto (e abbandonato) sul pianeta rosso, è non gettare mai la spugna. E combattere fin l'ultimo secondo per posticipare, scongiurare la signora morte, e lo fa risolvendo tutti i problemi che a valanga gli si schiantano contro (letteralmente!).
Con la morte in faccia -come ci spiega il protagonista del film "The Martian"- o si accetta la fine o si combatte con tutte le proprie forze.
Ed è questo il suo messaggio. Lui non si è arreso.
Come non si è arresa l'intera umanità, che unita ha cooperato per provare a salvare la vita di quest'uomo. Unita per un fine comune.
Questo film è una dinamite di buone ragioni per credere all'infinita capacità umana, e credere ad un futuro migliore.
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