martedì 9 giugno 2015

Giochi di Potere - il Canovaccio dei Paesi

Il mondo è diviso in popoli che si organizzano in Nazioni, piccole, grandi, deboli, forti. Ogni Nazione ha un confine territoriale ben preciso e su tal confine esercita la propria giurisdizione. Poi ci sono gli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti, dopo aver vinto la seconda Guerra Mondiale, hanno cominciato a costruire basi militari in ogni angolo del globo stipulando accordi con i vari potenti di turno - i quali vessavano in una situazione debitoria.
Di fatto, gli States, oggi sebbene abbiano un preciso confine, impongono le proprie leggi ad altri Paesi.

E qualunque Paese si trovasse ad indossare le vesti degli USA, sono pronto a metterci la mano sul fuoco, si comporterebbe allo stesso modo: vale a dire come uno sceriffo Planetario. Questo è l'unico modo per tenere le redini del gioco, cioè la propria egemonia.

In questo scenario, aggiungiamoci poi la Russia, la più grande Nazione al mondo per dimensioni, altra vincitrice della Grande Guerra II.

Oggi la Russia non ha basi militari al di fuori dei propri confini, ma è ambiziosa come l'America e vuole avere un ruolo predominante sul Pianeta. Necessario è quindi far scorazzare i propri caccia nei vari cieli - Norvegia, Svezia, Italia [...] - e far nuotare i propri sommergibili nelle acque internazionali. Il tutto per svolgere la stessa attività degli americani, ma con maggiori sforzi.
Giusto? Sbagliato? La risposta dipende dal Paese di provenienza.

In tutto questo l'Europa non esiste, ancora. E' un'ammasso di Stati satelliti dell'America con l'ambizione di ottenere l'indipendenza. 

Questa è l'estrema sintesi, o le linee guida, per capire i vari eventi di politica internazionale, i quali, ci piacciano o meno, influenzano le nostre vite.




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4 commenti:

  1. ciao Dema, bentornato
    l'importante è a' salute
    'a salute ed un pajo de scarpe

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    1. Grazie fracatz.
      Sei sempre un assiduo frequentatore di blog come vedo, mi fa enorme piacere.

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  2. La questione chiave secondo me è la crisi dell'autodeterminazione dei popoli. I Paesi restano entità riconosciute geopoliticamente, ma le dinamiche internazionali (globalizzazione) dettate dai Paesi con economia e cultura dominanti e da istituzioni politiche e finanziarie ad essi collegate. La democrazia è una maschera per rendere queste dinamiche formalmente legittime quando la realtà è differente. Questa è il mio parere di geografa (al momento) dilettante e lettrice accanita. Ciao!

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    1. Pienamente d'accordo sul fenomeno globalizzazione, ma vorrei sottolineare che "i Paesi con economia e cultura dominanti" cambiano nel tempo: era, è, sarà così.
      Il Novecento è dominato dagli States, il nuovo secolo vede nuove potenze sulla scena. In tutto questo l'Europa non esiste. C'è il rischio di rimanere schiacciati, o di rimanere stati satelliti -o come dici tu "leccaculi".
      Quindi non è da prendere sottogamba quest'aspetto, bisognerebbe tener presente che tendenze che spingono alla frammentazione sono pericolose in visione prospettica.

      L'autodeterminazione dei popoli? E' un qualcosa che mi fa rizzare i peli! I popoli non si sono mai autodeterminati, ad eccezione delle prime tribù di uomini.
      Unità d'italia? Massoneria. Origine degli Stati Uniti d'America? Massoneria. Gran Bretagna? Vabé... c'è bisogno di andare oltre? :-)

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