Per il ciclo storie del blog demagogolo, oggi introduco il film "Padri e figlie", uscito dal primo ottobre 2015 nelle sale italiane.
La vicenda narra dell'incapacità di una giovane adulta nell'abbracciare la vita e lasciarsi andare, conoscere l'amore; condizionata dai traumi subiti nella triste infanzia: prima la perdita della madre per colpa di un incidente stradale, e poi del padre (Rassell Crowe) scrittore di fama internazionale, che mai è riuscito a superare la morte della moglie procurandogli una intesissima crisi depressiva maniacale che gli condizionerà il resto dell'esistenza.
La storia viene mostrata su due piani temporali in parallelo:
gli anni '80, quando la protagonista è bimba, e i giorni d'oggi, dove oramai la giovane è diventata donna e combatte con i demoni del passato.
Il film è quindi un racconto drammatico della vita di lei, ma ha lo scopo di prenderci per mano e portarci a spasso per la mente umana, e illustrarci indirettamente in modo originale (perché mai fatto prima) quanto sia importante il passato e l'imprinting -quella fase dell'infanzia in cui assorbiamo come spugne gli insegnamenti dai genitori, dalle variabili esterne, dalla vita- il fenomeno che delineerà le sagome che saremo.
E' un capolavoro. Da non perdere.
Cosa ne pensate?
La vicenda narra dell'incapacità di una giovane adulta nell'abbracciare la vita e lasciarsi andare, conoscere l'amore; condizionata dai traumi subiti nella triste infanzia: prima la perdita della madre per colpa di un incidente stradale, e poi del padre (Rassell Crowe) scrittore di fama internazionale, che mai è riuscito a superare la morte della moglie procurandogli una intesissima crisi depressiva maniacale che gli condizionerà il resto dell'esistenza.
La storia viene mostrata su due piani temporali in parallelo:
gli anni '80, quando la protagonista è bimba, e i giorni d'oggi, dove oramai la giovane è diventata donna e combatte con i demoni del passato.
Il film è quindi un racconto drammatico della vita di lei, ma ha lo scopo di prenderci per mano e portarci a spasso per la mente umana, e illustrarci indirettamente in modo originale (perché mai fatto prima) quanto sia importante il passato e l'imprinting -quella fase dell'infanzia in cui assorbiamo come spugne gli insegnamenti dai genitori, dalle variabili esterne, dalla vita- il fenomeno che delineerà le sagome che saremo.
E' un capolavoro. Da non perdere.
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