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domenica 27 settembre 2015

Inside Out - La Storia del Lunedì

Inside Out è un film di animazione molto particolare. 
Protagonista della vicenda è una ragazzina alle soglie dell'adolescenza, costretta a subire gli effetti di un trasloco deciso dai genitori -fatto di per sé comune a tante storie.
Ma il tema viene affrontato in maniera molto originale, dal punto di vista delle emozioni - rappresentazioni antropomorfe locate all'interno della testa davanti una sorta di computer. 
Più precisamente parliamo di Rabbia, Disgusto, Paura, Gioia e Tristezza: questi i nomi delle piccole star che dirigono la macchina "essere umano".  

Ma il film si concentra molto sulle vicende di quest'ultime due: Gioia e Tristezza, così diverse ma sempre in coppia -quasi a simboleggiare la non esistenza di una senza l'altra. 

Tristezza dopo aver modificato per sbaglio, e poi smarrito i ricordi d'infanzia di Riley (la giovane ragazzina), si cimenta con Gioia alla ricerca delle memorie nel labirintico Cervello, lasciando di fatto il quartier generale. In assenza delle due, Riley è governata solo da Rabbia, Paura e Disgusto (benvenuta adolescena!).
Ma protagonista fra i protagonisti è proprio Tristezza. Solitamente emarginata dal gruppo, ma il vero asso nella manica nello snodare la matassa degli imprevisti.

Dietro il film, inutile dire che ci siano scienza e ricerche -in particolare dell' università di Berkeley. 

Le emozioni, infatti, come affermano gli studi accademici, non sono nemiche della razionalità, piuttosto lavorano insieme. 
E così, come un filtro colorato e gelatinoso posto d'avanti l'obiettivo di una telecamera cambia i colori alla realtà, anche le emozioni modificano i nostri ricordi, ma soprattutto il nostro modo di pensare. Ovvero il divenire. 

Consiglio fortemente la visione.




C'è già aria di Oscar.  

lunedì 3 agosto 2015

Aurora come Raperonzolo - La storia del Lunedì

Questa è la storia di un Re e una Regina che, dopo tanti anni di tentativi, vengono benedetti dall'arrivo di una figlia: la principessa Aurora
Per l'occasione della nascita decidono così di allestire una grande festa, e tutto il reame, ad eccezione della strega Malefica, viene invitato a partecipare. 
Ospiti d'onore, poi, tre fate buone che con l'ausilio della magia santificheranno  la neonata.

Se non avete ancora capito di che fiaba si tratti, ve lo svelo immediatamente: La bella addormentata
Più precisamente, trattasi della versione Disneyana. Sì, perché questa fiaba vede il susseguirsi di tante versioni, a partire dal Seicento ad oggi, con differenze nella storia e nel significato. 
Tuttavia, è la versione di Walt Disney (ispirata alla fiaba dei fratelli Grimm) quella più famosa al grande pubblico.

L'equilibrio e la felicità dei sovrani, viene quasi subito interrotto dall'arrivo a palazzo di  Malefica - risentita del fatto di essere stata esclusa - la quale getta un sortilegio sulla principessina condannandola a morte certa al compimento dei 16 anni, pungendosi con il fuso di un arcolaio. 

La maledizione, comunque, viene poi attenuata da una delle fate, e quindi Aurora invece di morire cadrà in uno stato di sonno profondo. Poi si risveglierà grazie al bacio del vero amore, quello del principe - che anche in questo caso rappresenta l'arrivo del bene.

Vediamo in questa fiaba, come in quella di Raperonzelo, che la protagonista si trova a scontare una colpa che non le appartiene, ereditata dal passato (dai genitori). Ma non per questo la sua vita è condannata alla miseria. E questo dovrebbe far riflettere molto sulla nostra società moderna, dove ognuno di noi ancor prima di venire al mondo ha a capo un debito. 
Così è oggi e così era ieri -anche se in forma diversa.

Il re e la regina, comunque, tentarono in tutti i modi di non far avverare il maleficio.
Allestirono, infatti, un grande rogo per bruciare tutti gli arcolai del regno, bandendo il loro uso a tutto il reame, e consegnerono la figlia alla custodia delle tre fate buone in un bosco molto lontano.

Ovviamente, nonostante le precauzioni prese, nulla i genitori hanno potuto fare per fermare l'inevitabile. 
Ciò, proprio a simboleggiare il male come parte ed evento imprescindibile della vita, che indipendentemente da ciò che si compie per scacciarlo, mai sarà possibile fuggire da esso - incidenti, imprevisti, problemi. 
Fa parte dell'esistenza. 

E' importante abbracciare il male (la sventura capitataci) e accettarlo, perché è il miglior modo per trovare forza e andare avanti senza i turbamenti dell'animo, e anzi, è l'unico modo per il fluire del bene nelle nostre vite.



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