lunedì 4 gennaio 2016

Le buone abitudini per vivere meglio


Oggi siamo campioni del lavoro socialmente inutile
Ci siamo attrezzati per creare occupazioni le quali senza vivremmo lo stesso, e magari anche meglio!

Eppure il lavoro è pari ad un 1/3 della vita adulta, e per questo dovrebbe essere una scelta ponderata, un qualcosa per cui valga davvero la pena investire il proprio tempo, che a differenza del danaro va in un solo senso e non ritorna mai fra le proprie mani, quindi è la cosa più preziosa e impercettibile che ci sia data in questa vita. Vita che di per sé è somma di esperienze, positive e negative -seppur quelle negative, con la lente di ingrandimento degli anni che scorrono, si tramutano (talvolta) in fatti positivi, perché ci permettono di maturare, cambiare, migliorare- ma soprattutto la vita è un alternarsi, un ripetersi, di abitudini. 
Come un vecchio detto dei nativi americani diceva:
 Dentro di noi abbiamo due Lupi, uno buono e uno cattivo, quale nutrire è nostra scelta. 
E' per questo che dovremmo nutrire le buone abitudini.

Personalmente, reputo che 
a)  prendere un po' dal Cristo cristiano -fare agli altri quello che vorremmo esser fatto a noi-,
b) un po' dal Karma -le buone azioni premiano, mentre quelle cattive castigano-, 
c) un po' dalla sicurezza in sé stessi -soprattutto in questi tempi di incertezza-,
reputo sia un pattern adatto a superare qualsiasi tipo di insoddisfazione personale, che tra l'altro nasce proprio dal non impiegare il tempo nella maniera giusta, non spendendolo cioé in ciò che vorremmo (e che in realtà non è quello che pensiamo di volere!), mentre così facendo, ci troveremmo ad occuparci degli altri, della società in cui viviamo, del futuro che faremo eriditare ai pargoli, e indirettamente di noi stessi!

La cosa più idiota, in questi tempi di lavoro socialmente inutile, è che sia proprio il lavoro a qualificare lo status e la dignità di un individuo, mentre tutti si dovrebbero stimare e andare fieri solo delle azioni compiute per rendere questo posto, un posto migliore. 

Vorrei che più persone ci pensassero sù. 

Tu cosa pensi? Commenta, condividi.

2 commenti:

  1. Finalmente un pò di sincerità, da questo scricchiolante mondo.
    Con la fine del primato della politica sull'economia, è sotto gli occhi di tutti, il meschino segreto del capitalismo, riguardante lo scambio di lavoro con denaro.
    Per quanto socialmente inutile, resta comunque un lavoro produttivo di astratto plusvalore. Pronto a coprire spettrali debiti pubblici, con annessi interessi, che resteranno insolubili.

    Inviterei tutti, soprattuto chi sgobba fino ai limiti della schiavitù, ma sopratutto, chi sente di avere una vita distrutta, di frequentare maggiormente la scuola.
    Questa scuola: http://www.etimo.it/?term=scuola

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    1. Ma questa è proprio la scuola di cui tutti avremmo bisogno; la società messa in piedi basata sulla standardizzazione di questo e quello (produzione, istruzione, medicina) mette in piedi semplicemente un sistema inefficace e inefficiente, che inevitabilmente lascia indietro, abbandona, miliardi di persone -come noto ognuno è diverso dall'altro e quel che è bene per te può non esserlo per me.
      Lo sviluppo, nel senso puro del termine, passa da qui, dalla scuola -quella vera.

      Grazie per aver condiviso la tua riflessione.

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