lunedì 3 giugno 2013

Rai e Quarto Potere


Mamma Rai sin dal 1975, per mezzo di una legge, è sotto la supervisione di una commissione parlamentare: la famosa Vigilanza Rai. La conseguenza di tale normativa è un controllo perpetuo della politica sull'informazione.

In questi mesi, Beppe Grillo rivendica l'assegnazione della presidenza della Vigilanza Rai alla propria forza parlamentare, in quanto tradizionalmente esso viene assegnata al principale partito di opposizione -che fino a non troppo tempo fa era ad alternanza il PD o il PDL.
C'è da dire che la prassi comunque non è legge.
Tuttavia sarebbe clamoroso se la prima forza politica per numero di elettori alle ultime elezioni, nonché primo partito di opposizione, rimanesse a mani vuote.
Se ciò accadesse, sarebbe la prova provata dell'esistenza di una classe, una élite, che ha tutti gli interessi nel mantenere lo status quo.
"Illuminati" che non vedono oltre la punta del proprio naso e causa del male che vogliono debellare.
I parlamentari di oggi sono persone che confondono gli interessi di partito con quelli nazionali. Sono pessimi.

Inoltre, mentre negli altri Paesi occidentali la democrazia è garantita da un quarto potere indipendente dalla politica,  in Italia siamo convinti del contrario: deve essere il parlamento a controllare la TV per garantire il pluralismo di pensiero!



« Io sono un'autorità su come far pensare la gente »  - Quarto potere (film)








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