mercoledì 22 marzo 2017

Beppe Grillo e Marika Cassimatis


Diciamoci la verità, il M5S sta sul cazzo un po' a tutti dello status quo. In fondo, le ragioni ci sono, molte sono intuibili, altre le immaginiamo, e tante altre ancora ci sfuggono (ragioni che potrebbero riguardare gruppi di potere a noi nemmeno noti).

Per quel che è evidente, uno dei motivi basilari, è l'impostazione del movimento stesso che ha fatto di internet il suo media preferito, e ha sempre attaccato stampa e Tv. Inevitabile quindi farsi due grandi nemici: Stampa e Tv.

Antipatie, che comunque, volendo o no, non hanno fermato l'interesse per il movimento di Grillo, che poi, veicolato in principio dal 'vaffanculo', ha trovato una montagna in più di successo. Era un messaggio preciso, riassuntivo, immediato, intellegibile da tutti gli strati sociali.

Come si sono comportati i media tradizionali? All'inizio, hanno deciso di ignorare i comizi del comico. Chiudere gli occhi, e far finta che nulla stesse accadendo. Un modo di fare giornalismo che semplicemente non è tale, quasi come se l'obiettivo fosse quello di non dare visibilità al comico (togliamo pure il "quasi"). 

In realtà, Grillo, prima con i suoi spettacoli, poi con il suo sito, poi girando per le piazze, si era creato un grande bacino di pubblico che credeva in lui, nella sua persona, nelle sue idee.
Quindi, che la stampa lo ignorasse, o che lo attaccasse, o che lo sostenesse, importava zero. 
La gente, con il passa parola, già stava creando una energia potenziale che poi si sarebbe sfogata liberamente nel Movimento. 

Quando i giornali e le televisioni hanno capito che non era più sostenibile ignorare i fatti, senza pensarci due volte, hanno deciso di screditare il M5S, a prescindere. Così facendo, senza nemmeno accorgersene, oltre che far girare le gonadi ai sostenitori del movimento, hanno anche accresciuto l'interesse per il movimento stesso, soprattutto nell'altra metà della popolazione (quella che internet la pratica poco). 
Col senno di poi, si dovrebbero chiedere se le cose sarebbero state diverse se solo avessero avuto un comportamento neutrale. 
Ma quando mai i giornalisti sono stati obiettivi? 

Oggi, al centro della discussione mediatica (dopo aver messo in stand-by la Raggi), c'è la decisione di Grillo che dice NO alla Cassimatis, dopo che questa sia stata eletta dagli stessi iscritti al movimento. 
Premettendo che la notizia in sé, è una notizia e che quindi è giusto parlarne, è doveroso dire che farlo ogni giorno è più che ridicolo, oltre che demarcare questo preciso antagonismo. 

Il M5S ha come obiettivo rinnovare  il parlamento (e la politica in generale) con nuovi politici. Ha un sistema per raggiungere tale scopo che si è dimostrato in più di una occasione fallace (perché tanti sono stati eletti con il M5S e poi hanno goffamente gattonato verso altre sponde politiche) e quindi è chiaro che Beppe Grillo non possa permettere altri errori. Amen. 

Crediamo veramente che il suo interesse sia quello di far vincere uno piuttosto che un altro? 
Il suo intento è molto semplice: non far (auto)distruggere il Movimento, di cui comunque è padre e garante, e mai potrebbe lasciarlo nelle mani di chi lo usa come tramite per raggiungere fini personali. Il fine di Grillo, quindi, non è quello di indirizzarne gli scopi politici. E' chiarissimo.

Inoltre, il motto è sempre stato uno vale uno, e se un esponente del movimento deve mettersi da parte, se ne va e basta: nessuno è indispensabile. Anche da qui si vede la buona fede degli eletti...

Chissà cosa pensi tu che leggi. Tò, guarda un po', sotto puoi scrivere un commento...

mercoledì 11 maggio 2016

L'imbecille suona il clacson


E l'imbecille suona il clacson, si fionda sull'incrocio, inchioda, e ti guarda con fare da bertuccia. Senza capire esplode con due, mille parolacce, nonostante lo STOP gridi chiaro sul rosso del cartello, accompagnato dai caratteri cubitali sull'asfalto che non lasciano adito a dubbi: S T O P.
Ti guarda, ma ancora non comprende perché non sia potuto passare, perché non abbia avuto accesso a quella precedenza a cui NON aveva diritto. E s'incazza, suona il clacson - l'unica cosa in grado di capire, ovviamente disconoscendo il giusto contesto d'applicazione...

E gli imbecilli sono in mezzo a noi, sopra, sotto, con noi, e contribuiscono a plasmare  nel bene e  nel male la società in cui viviamo.
Ma non arrabbiamoci con loro, non cediamo a quelle stesse logiche scimmiesche che li dirigono. 
Piuttosto educhiamoli al rispetto delle regole, perché altrimenti saranno le regole ad adeguarsi al loro modo di fare.
Ve lo immaginate uno Stato, fatto di leggi create da un parlamento pieno di scimmie? Lo so, è come chiedere di credere che la terra sia tonda. Difficile da immaginare.

Allora sì, la bertuccia va educata, ma prima di tutto assicuriamoci anche di non essere noi quella bertuccia...

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